LA PACCHIA E’ FINITA!
Ecco come, dal Viminale, abbiamo invertito la rotta
Poco più di sei mesi da ministro dell’Interno: impossibile risolvere tutti i problemi lasciati in eredità dai precedenti governi, ma abbiamo invertito la rotta. Basti pensare agli sbarchi, crollati
dai 119.369 del 2017 ai 23.009 di fine novembre 2018 (-81%). È uno dei risultati di cui vado più fiero, e non solo perché mi è costato una indagine per sequestro di persona.
Ho ridotto i clandestini e tagliato il business dell’accoglienza: ora ogni immigrato non farà più spendere allo Stato 35 euro al giorno ma, nel peggiore dei casi, 26. Risultato: risparmi superiori
al miliardo, prontamente investiti in sicurezza.
Assumeremo almeno 8 mila donne e uomini delle Forze dell’ordine e abbiamo avviato un piano straordinario per rafforzare videosorveglianza e Polizie locali.
Attenti. Non c’è solo l’immigrazione. Come possono confermare i signori Casamonica, abbiamo dichiarato guerra alle mafie e ai criminali in genere. Quando governava il centrosinistra,
a Roma i boss organizzavano funerali-show, con tanto di carrozze ed elicotteri in centro città.
Ora le loro ville abusive vengono liberate e demolite a colpi di ruspa. Sembravano intoccabili, ora la pacchia è finita. Abbiamo accelerato gli sgomberi in tutta Italia. Ho dato soldi e poteri
all’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati, così da strappare più velocemente le ricchezze dei mafiosi e ridarle ai cittadini.
E ancora. Quest’estate abbiamo realizzato l’operazione “Spiagge Sicure”, per contrastare l’illegalità nei luoghi di vacanza. Poi “Scuole sicure”, per colpire gli spacciatori che rovinano i
nostri figli. Per l’inverno è in preparazione “Piste sicure”, per migliorare i controlli nelle zone di montagna.
Con il “Decreto Salvini” abbiamo rivoluzionato l’approccio dell’Italia rispetto non solo all’immigrazione ma anche alla sicurezza. Più poteri ai sindaci, aiuti ad hoc per i Comuni, tolleranza zero per parcheggiatori abusivi, accattoni molesti, sbandati. Anche per loro, la pacchia è finita.
Dicevano che tutto questo sarebbe stato impossibile, sto dimostrando di passare dalle parole ai fatti.
Sono orgoglioso di quello che stiamo facendo al governo. La strada è ovviamente ancora lunga, ma mi piace credere che nel nostro Paese siano tornati un po’ di speranza e un po’ di
buonsenso in più. L’Italia non ha nulla da invidiare al resto del mondo. Eppure, soprattutto negli ultimi anni, aveva smesso di sognare e volare. Depressa da governi inadeguati, aggredita da
un’immigrazione incontrollata e senza regole, minacciata dall’Unione europea.
Un’Italia che permetteva alla Francia di scaricare immigrati nei boschi del Piemonte, come successo a Claviere. Un’Italia che non osava ribellarsi alle prepotenze di Malta, della Merkel o di
qualche lussemburghese.
Lasciatemi dire, infine, che sono felice di avere ripristinato, nella carta di identità elettronica, i termini “padre” e “madre”, altro che “genitore 1” o “genitore 2”!
Ora abbiamo rialzato la testa. E non intendiamo più abbassarla.
Prima gli italiani!
MATTEO SALVINI