La Commissione europea ha sostenuto la proposta del responsabile UE del commercio Sig. Karel De Gucht di imporre dazi antidumping provvisori di circa il 47% sulle importazioni di prodotti fotovoltaici cinesi a partire dal 6 giugno prossimo. Di fatto i prodotti fotovoltaici cinesi che entreranno nell’UE dovranno pagare in media dazi antidumping provvisori del 47%. Il tutto per poi arrivare all’apposizione di dazi definitivi.
La Commissione ha inviato un documento di lavoro dettagliato dei dazi provvisori a tutti i 27 Stati membri che hanno tempo fino al 15 maggio per presentare le loro osservazioni non vincolanti, che poi verranno discusse. Il prossimo passo cruciale è il 6 giugno, quando la CE probabilmente introdurrà questo nuovo sistema di difesa economico che Lega Nord da almeno un decennio chiede per i prodotti manifatturieri del Nord.
Ecco quindi che bisogna domandarsi il perchè l’Unione Europea si muove così velocemente per il fotovoltaico ed è una lumaca per quanto riguarda l’apposizione di dazi antidumping per i prodotti tessili cinesi.
Ma molto semplicemente perchè è la Germania lo Stato europeo che detiene tutta la filiera produttiva del fotovoltaico continentale!!! Come al solito la Commissione si genuflette alle esigenze tedesche fregandosene totalmente dei produttori della Padania, del nostro manifatturiero tessile.
Invito quindi il Presidente Letta, e tutti i parlamentari che lo sostengono, in sede di risposta alla richiesta di osservazioni in merito, di predisporre un giudizio positivo solo vincolandolo alla parallela apposizione di dazi per i prodotti tessili! Altrimenti i viaggi europei del Primo Ministro non potranno che essere considerati semplici trasferte di routine istituzionale.
Roberto Simonetti
Lega Nord Padania