C’era anche il deputato leghista biellese Roberto Simonetti oggi alla doppia occupazione – di ministero dell’Economia e Camera dei deputati – organizzata dal Carroccio per far valere i diritti degli esodati. “Renzi ladro di pensioni”, lo slogan che Simonetti ha mostrato in aula, a fianco dei colleghi, dopo aver ‘occupato’ per quattro ore gli uffici del dicastero di via XX Settembre, con il leader Matteo Salvini e i colleghi di Camera e Senato. Nei giorni scorsi il deputato piemontese aveva lanciato l’allarme dalla commissione Lavoro. A seguito della seduta di martedì scorso, infatti, il rappresentante del ministero ha ammesso che i risparmi derivanti dalle precedenti salvaguardie non saranno destinati di diritto al fondo esodati, aprendo il varco dell’incertezza su un tema delicatissimo come quello degli esodati, rimasti senza lavoro né pensioni.
“Il governo tenga giù le mani dalle risorse per gli esodati. Se pensa di coprire l’annunciato taglio delle tasse sulla prima casa con il fondo a loro dedicato, faremo battaglia politica a oltranza”, ha protestato Simonetti, che ha colto l’occasione per tornare a sollecitare “una riforma che liberi gli esodati dal fardello della legge Fornero, una legge infame che il Pd ha contribuito ad approvare, con i propri voti”. La proposta presenta dall’esponente leghista è la quota 100 (58 anni di età o 35 di contributi). “Pensiamo che sia la soluzione migliore per dare maggiore flessibilità ed equità anche ai lavoratori precoci, senza penalizzazioni alcune. Siamo disponibili al confronto sui contenuti. Ma se il governo continua a mostrare indifferenza e scipperà un solo euro agli esodati non faremo sconti e l’opposizione sarà durissima”.