Il Benessere: ... non solo PIL ... • Roberto Simonetti

Il Benessere: … non solo PIL …

Inserita martedì, 12 Giugno 2012 | da: roberto simonetti
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A seguito dell’audizione del dott. Giovannini , Presidente dell’Istat, l’istituto di statistica nazionale, pressola Commissione Bilancio della Camera, in merito all’indagine conoscitiva sull’individuazione di indicatori di misurazione del benessere ulteriori rispetto al Prodotto Interno Lordo, mi ha fatto riflettere sul futuro del biellese.

A monte del ragionamento locale è bene soffermarsi su ciò che l’uomo considera benessere, che ovviamente non può e non deve solamente essere circoscritto nell’ambito puramente macro economico indicato dal PIL nazionale, dalla pura e semplice produzione di economia. L’uomo è anche e soprattutto anima. Nel corso della Storia difatti, a seconda delle influenze culturali e dei regimi politici prevalenti ,sono state elaborate diverse nozioni di benessere, di sviluppo e di progresso da integrarsi al fattore economico. Dal 1990 anche le iniziative dedicate allo sviluppo sostenibile sono diventate fattori determinanti per il calcolo del benessere.

Nella misurazione del benessere l’Istat quindi ha ascoltato le richieste degli italiani e ha incluso nei suoi calcoli nuovi parametri legati alla sfera “umana” dell’uomo. Nove domini misurano obiettivi primari per il benessere individuale e sociale e tre domini misurano fattori che influenzano il contesto sociale in cui vivono i cittadini. Nel merito le dimensioni individuate sono l’ambiente, la salute, il benessere economico, l’istruzione e la formazione, il lavoro e conciliazione dei tempi di vita, le relazioni sociali, la sicurezza personale, il benessere soggettivo, il paesaggio e patrimonio culturale, la ricerca e innovazione, la qualità dei servizi e la politica e istituzioni. Il tutto lo si può leggere sul sito www.misuradelbenessere.it o sul sito dell’ Istat all’indirizzo http://www.istat.it/it/archivio/44214 .

Nell’analisi dell’Istat i dati raccolti individuano come l’essere in buona salute sia la dimensione più richiesta dai cittadini, seguita dal poter assicurare un futuro migliore ai figli, avere un lavoro dignitoso, un reddito adeguato. Gli ulteriori parametri, in ordine di attesa, sono il sentirsi sicuri nei confronti della criminalità, le future condizioni ambientali, un buon livello di istruzione,l’avere istituzioni pubbliche solide, i servizi pubblici di buona qualità, la partecipazione alla vita della comunità.

Ecco, all’interno di questo quadro è giusto e doveroso impostare le politiche strategiche di sviluppo del biellese.

A nostro attivo abbiamo già consolidato i fattori legati alla buona salute, che verrà ampliata con l’apertura del nuovo ospedale di Biella e la concretizzazione di numerose iniziative private legate alla ricerca e cura oncologica, senza dimenticare ciò che già perfettamente funziona.

Abbiamo come dato positivo la qualità ambientale, l’ottimo connubio fra urbanizzazione e paesaggio, fra storia locale e natura incontaminata, i buoni servizi ambientali legati alla raccolta rifiuti e alla ottima qualità dell’aria e dell’acqua. Non dimentichiamo l’alta sicurezza che nel biellese viene garantita da tutte le forze dell’ordine presenti in provincia.

Per quanto riguarda l’accessibilità e le possibilità di relazione i grandi investimenti politici ed economici già effettuati legati all’infrastrutturazione del territorio e riferiti al sistema universitario e dell’istruzione nel suo complesso non potranno che portate benefici ai cittadini.

Ecco, la parte da sviluppare, sempre e comunque considerando il fattore socio economico nazionale ed internazionale, è quella legata alla produzione, al lavoro, all’aumento del reddito pro capite.

Abbiamo dietro di noi un territorio altamente appetibile, sia in termini residenziali che economico-produttivi. E ciò è dimostrato dallo studio dell’Istat. Abbiamo davanti a noi quindi, esclusivamente il biellese che stiamo costruendo tutti assieme. Meno pessimismo e maggiore considerazione di noi stessi saranno altri fattori essenziali per la crescita del biellese.

 

 

 

Le dimensioni del benessere per i cittadini


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