Simonetti: “Lo Stato centrale non vuole morire” • Roberto Simonetti

Simonetti: “Lo Stato centrale non vuole morire”

Inserita martedì, 25 Settembre 2012 | da: roberto simonetti
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Come previsto lo Stato Nazionale non vuole morire. Benchè sia ormai al capolinea nei fatti, lo stato centrale italiano, non vuol perdere potere e comando ed inizia a lanciare dei messaggi sibillini e fraudolenti.

E’ al capolinea perché è evidente che se Europa ed Euro devono essere, non si potrà più avere una moltitudine di Stati Nazionali diversi fra loro, con programmazioni economiche e sociali differenti, pena l’affossamento del valore unitario dell’Euro.

Ecco allora che si prospetta una Unione non solo Economica del Vecchio Continente, ma anche Bancaria, Fiscale e Politica che quindi è destinata a prevaricare sugli Stati Nazionali, succubi delle decisioni europee. Ne abbiamo già visto i preamboli. Il Governo Monti ha varato manovre economiche e fiscali dettate dalla BCE e dalla Commissione  Europea, ha tagliato le pensioni di anzianità, rifatto la legge sul lavoro, inserito il pareggio di bilancio in Costituzione, votato il Meccanismo Salva Stati, soppresso le province così come “gentilmente” richiesto dalle istituzioni europee.

L’unico contrappeso democratico a questa devoluzione verso l’alto di poteri nazionali sono le Regioni, i territori, il tutto fortunatamente a scapito del centralismo statale.

Ecco perché Lega Nord parla di Macroregioni, di Euroregioni: per poter dare una rappresentanza istituzionale ai cittadini tale e per cui l’economia abbia un suo sviluppo anche sociale.

Roma lo ha capito ed ora, collegandosi ai fatti incresciosi e condannabili della Regione Lazio, lancia il messaggio che “… il federalismo è peggio del centralismo….”.

Questa non è che l’ennesima bugia che dovremo con forza smascherare affinchè finalmente si possa costruire una vera Europa dei popoli fondata sulla federazioni di territori omogenei, simili dal punto di vista sociale ed economico.

Il federalismo purtroppo non è mai stato attuato e quel poco che si era creato è stato distrutto negli ultimi sei mesi. Non dobbiamo comunque perdere la fiducia e continuare a lavorare con questa finalità perché l’evoluzione storica ed economica punta dritta verso la ribalta dei territori, delle Regioni, dei popoli.

 

On. Roberto Simonetti

Lega Nord Padania


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