Disposizioni per lo sviluppo economico, semplificazione, competitività, stabilizzazione della finanza pubblica e perequazione tributaria 02/10/2008 • Roberto Simonetti

Disposizioni per lo sviluppo economico, semplificazione, competitività, stabilizzazione della finanza pubblica e perequazione tributaria 02/10/2008

Inserita sabato, 9 Giugno 2012 | da: roberto simonetti
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ROBERTO SIMONETTI. Signor Presidente, onorevoli colleghi, in merito al provvedimento in
esame che è oggetto dei lavori dell’Assemblea da più giorni e che tratta le disposizioni per lo
sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, nonché la materia del processo civile,
faccio presente che si sviluppano argomenti che variano nella loro tipologia. Tuttavia, tali
argomenti sono tutti finalizzati, come appunto esprime il titolo, allo sviluppo del territorio e alla
finalità di esaudire la richiesta dei cittadini di avere uno Stato più vicino e una snellezza burocratica,
sia degli enti locali sia dello Stato centrale.
Si tratta, quindi, di interventi, sia in campo infrastrutturale sia a livello di minor burocrazia, e quindi
di minori spese da parte dell’ente pubblico, che portano al raggiungimento di queste finalità. Sulle
infrastrutture ricordo la norma sulla banda larga che stanzia 800 milioni per l’adeguamento delle reti
di comunicazione elettronica nelle aree sottoutilizzate e conferisce una delega al Governo per il
riassetto del quadro normativo in materia di realizzazione delle infrastrutture di comunicazione
elettronica a banda larga. Questo fa il pari con la norma sulla creazione di un fondo per il
finanziamento e il potenziamento della rete infrastrutturale materiale.
Si ha, quindi, uno sviluppo sia delle infrastrutture materiali, sia di quelle immateriali che sono il
futuro da perseguire per il nostro Paese. Riguardo alla sburocratizzazione del nostro Stato ci sono
diverse norme che vanno dalla chiarezza dei testi normativi alla certezza dei tempi di conclusione
dei procedimenti. Riguardo alla realizzazione delle medie e grandi opere che necessitano della
conferenza di servizi si prevede una procedura più snella per l’ottenimento delle autorizzazioni e lo
svolgimento pratico di tutte le progettazioni in itinere per le medie e grandi opere.
Riguardo al taglio della burocrazia si prevede un ordinamento contabile e finanziario nuovo per i
piccoli comuni inferiori ai cinquemila abitanti e un riordino anche degli uffici di segreteria dei
comuni con l’obbligo di una sorta di segreteria unificata per i piccoli comuni, per ottenere un bacino
di utenza di almeno 15 mila abitanti o altrimenti un’unione di almeno quattro comuni. Ricordo,
inoltre, la diffusione delle buone prassi (altra norma importante), la trasparenza delle retribuzioni e
l’uso di Internet. Poi c’è tutta la parte legata, come è già stato ricordato, alla modifica del processo
civile.
Ritornando alla descrizione sintetica di alcune parti del provvedimento, in riferimento alla chiarezza
dei testi normativi si prevede che ogni legge nuova dovrà indicare espressamente le norme oggetto
di sostituzione e di modifica, sia di adozione, sia in deroga, in modo che ci sia la possibilità di
verificare nel momento della lettura del nuovo testo a che cosa si sta facendo riferimento.
Importante è la certezza dei tempi di conclusione dei procedimenti che consente ai cittadini di avere
coscienza di quanto durano gli iter burocratici. Infatti, si prevede l’obbligo per le amministrazioni
pubbliche (tra l’altro per tutti coloro che non adempiono all’istruttoria entro i tempi prestabiliti) di
risarcire il danno ingiusto causato dall’inosservanza dei termini procedimentali e si dispone, tra
l’altro, in caso di ritardo, come ricordavo, la corresponsione a titolo sanzionatorio di una somma di
denaro a beneficio dell’istante.
Al comma 2 dell’articolo 26 si prevede anche che il rispetto dei termini per la conclusione dei
procedimenti costituisce un elemento di valutazione per i dirigenti e tale misura attiene all’efficienza
e all’efficacia dell’azione amministrativa fatta anche dai dipendenti della pubblica amministrazione
che sono quindi più responsabilizzati verso i loro cittadini.
Ricordavo, con riferimento alla conferenza di servizi, che essa può svolgersi per via telematica,
comportando quindi una velocizzazione dei tempi per la riunione dei partecipanti. Inoltre, possono
produrre esclusivamente osservazioni, senza obbligo di risposta e senza diritto di voto i portatori di
interessi in modo tale che non ci sia un intralcio di fatto strumentale alla realizzazione delle medie e
grandi opere.
Vi partecipano, come dicevo, senza diritto di voto i concessionari, i gestori e gli incaricati di
pubblici servizi in modo tale da svolgere un’unica riunione e ottenere l’assenso formale da parte di
tutti gli interessati per evitare un blocco a cascata delle procedure. Di fatto poi la determinazione
adottata in esito ai lavori della conferenza è attribuita al verbale recante la predetta determinazione.
Sull’ordinamento contabile e finanziario per i comuni inferiori ai cinquemila abitanti si è prevista,
quindi, una semplificazione molto interessante per tutte quelle strutture dei piccoli comuni che,
all’interno, non hanno degli uffici snelli in modo tale da poter adempiere a tutte queste pratiche
burocratiche. Si eliminano, quindi, il pluriennale e il triennale dei lavori pubblici, la delibera della
quantità e della qualità delle aree da cedere e la delibera delle tariffe.
Quindi, si tratta di una semplificazione normativa che va ad aiutare lo svolgimento dei compiti
funzionali dei sindaci e delle giunte e dei consigli dei piccoli comuni. In questo senso, quindi, si
deve legare la volontà di realizzazione della segreteria unica, prevista all’articolo 30, comma 6, con
riferimento alla quale avevamo portato in dote alla maggioranza delle idee, in riferimento alla
possibilità di rendere facoltativo l’utilizzo dei segretari. Infatti, unificandosi, i comuni piccoli
possono costituire delle segreterie uniche e, quindi, hanno la possibilità, tra l’altro, di avere dei
dirigenti così come i grandi comuni e, quindi, la figura del segretario potrebbe diventare facoltativa.
Occorre prevedere l’esternalizzazione del servizio in modo tale che i sindaci e i comuni non siano
obbligati a individuarli all’interno del singolo albo, ma possano adottare delibere di incarico verso
commercialisti e avvocati.
Avevamo chiesto fra l’altro di eliminare la procedura di disponibilità dei segretari che, per due anni,
percepiscono lo stipendio anche se non hanno ricevuto incarico, una sorta di mobilità. Si tratta di un
costo oggettivo che debbono sopportare i comuni e che sarebbe stato bene eliminare. Questa nostra
richiesta è stato recepita come raccomandazione. Vediamo nel corso di questo mandato di essere
più convincenti e ottenere anche questo risultato.
Per quanto riguarda il discorso della semplificazione, abbiamo poi tutto il pacchetto legato alla
trasparenza sulle retribuzioni dei dirigenti di cui noi abbiamo chiesto di indicare, oltre al tasso di
assenza, anche quello di maggior presenza, in modo tale da certificare anche tutti coloro che
lavorano e adempiono al loro mandato.
Inoltre, vi è la diffusione delle buone prassi nelle pubbliche amministrazioni. Si tratta di un articolo
che determina delle metodologie di lavoro, affinché i cittadini possano essere maggiormente
soddisfatti dell’esito del lavoro degli enti pubblici. Riguardo alla riduzione delle spese, vorrei
parlare dell’eliminazione degli sprechi relativi al mantenimento dei documenti in forma cartacea, nel
senso che si vuole privilegiare…
PRESIDENTE. Onorevole Simonetti, la prego di concludere.
ROBERTO SIMONETTI. Concludo, signor Presidente, passando alla parte dedicata al processo
civile. Questo provvedimento, con riferimento quindi agli articoli da 52 a 68, determina una vera e
propria riforma del codice di procedura civile. Si tratta di una riforma che apprezziamo, in quanto
utile e propedeutica a ridurre sensibilmente i tempi del processo, a semplificare le procedure, a
razionalizzare i meccanismi processuali del sistema codicistico.
PRESIDENTE. Onorevole Simonetti, dovrebbe concludere.
ROBERTO SIMONETTI. Concludo, signor Presidente. Il provvedimento in oggetto mira altresì a
determinare un evidente rilancio della competitività del sistema economico del Paese e del nord in
particolare. Vi sarà maggiore trasparenza, quindi, nell’affidamento degli incarichi – sono le proposte
emendative che abbiamo portato in dote alla maggioranza – una maggiore rotazione dei consulenti
iscritti negli appositi albi e una maggiore pubblicità degli incarichi e dei soggetti incaricati. Per tutti
questi motivi il gruppo della Lega Nord Padania voterà a favore (Applausi dei deputati del gruppo
Lega Nord Padania).

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