Il 28 febbraio scorso sono stato invitato a partecipare presso la Sala Biagi di Palazzo Lombardia a Milano alla presentazione della presidenza italiana di EUSALP che vede la Regione Lombardia quale coordinatrice operativa della Strategia Macroregionale Alpina.
Eusalp è appunto una “strategia macroregionale” approvata dal Consiglio Europeo sostenuta dai fondi strutturali e di investimento europei per affrontare le sfide comuni di una determinata area geografica per il conseguimento della sua coesione economica, sociale e territoriale. E’ formata da 7 stati (Francia, Italia, Svizzera, Germania, Austria, Lussemburgo e Slovenia) e 48 Regioni (tra cui le nostre Liguria, Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trento e Bolzano).
Nel suo complesso Eusalp è tra le più grandi aree naturali economiche e produttive dell’Europa, con 80 milioni di abitanti, un PIL aggregato di 2990 miliardi di euro, un occupazione di 36 milioni di addetti e oltre 500 milioni di presenze turistiche all’anno.
Eusalp è il motore dell’Europa. E le nostre Regioni Alpine ne sono il fattore propulsivo con i loro 709 mld di euro di PIL, 10 milioni di addetti ed le 177 milioni di presenze turistiche annue.
Eusalp quindi è una solida piattaforma istituzionale su cui investire per rimodellare gli assetti strategici dell’intero sistema istituzionale, burocratico e politico dell’Unione Europea, oramai avvoltosi su se stesso, lontano dai territori e dalle più semplici esigenze dei cittadini europei.
In un momento storico in cui le identità lasciano il campo ai valori economici della globalizzazione, in cui solo il mercato incide sulle scelte politiche degli Stati è doveroso iniziare a cambiare il paradigma dei rapporti uomo/istituzioni, in cui siano i territori locali, le Regioni, i popoli appunto ad essere il faro delle iniziative degli assetti istituzionali e non più i soli fattori economici di una società.
Eusalp quindi, oltre al perseguimento dei suoi scopi istituzionali, quali la green economy, l’innovazione e ricerca, il turismo sanitario, la promozione dell’interoperabilità e intermodalità nel settore del trasporto merci e passeggeri, il miglioramento dell’efficienza energetica nel patrimonio edilizio, nei processi produttivi e nelle imprese, non può non essere un luogo in cui la costruzione dell’Europa dei Popoli e delle Regioni prenda forma e si espanda in tutto il Vecchio Continente.
Roberto Simonetti.
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