La “Pedemon-
tana” è a rischio.
Ho appreso di una riunione convocata oggi dal presidente della Regione Chiamparino con tutti i sindaci interessati dall’attraversamento dell’opera.
Molto democristianamente Chiamparino avrebbe informato i primi cittadini della possibilità (o volontà??) di perdere l’ultima occasione utile per mettere in cantiere l’opera. I tempi infatti sono strettissimi. Se effettivamente la si volesse realizzare occorre fare pressione sul Governo come io stesso ho fatto , perché venga presentata nell’ultimo Cipe di dicembre per bloccarne i finanziamenti fin qui acquisiti. infatti la copertura economica, 200 milioni di euro, al momento c’è. 80 milioni erano fondi che io, insieme a Pichetto eravamo riusciti a far destinate dall’ultima finanziaria della legislatura 2008-2012, poi riconfermati nel del “Decreto del Fare” ed i restanti 120 erano fondi strutturali della Regione che la giunta Cota e l’assessore al bilancio Pichetto avevano accantonato. L’ingegner Manto della Concessione Autostradali Piemontesi, l’azienda che ha in carico la progettazione dell’opera, ha già consegnato la documentazione da presentarsi al Comitato interministeriale per la programmazione economica. Contattato oggi pomeriggio il Dott. Ercole Incalza del Ministero delle Infrastrutture, oltre a confermarmi il tutto, mi ha garantito la sua volontà di inserire l’opera nel prossimo CIPE”.
Perché ora sarebbero a rischio?
La Commissione Europea ha chiesto al Governo di ridurre il rapporto deficit-pil dal 2,9% al 2,6%. E Renzi in finanziaria per raggiungere tale obiettivo ha tagliato investimenti per oltre 490 milioni di euro alle Regioni tramite la riduzione dei loro Fondi di Coesione. Il sacrificio sarà spalmato su tutte le regioni e il Piemonte perderebbe quindi circa 50 milioni che andrebbero sottratti a quei 120 milioni di fondi ex fas che erano destinati alla nostra strada.
Per non perderli bisogna agire subito ma non vedo da parte della Regione, né tanto meno dalla classe politica locale, quell’interesse necessario per muoversi in tempi rapidissimi. Anzi sembra quasi che l’obbiettivo, non troppo velato, sia quello di perdere quella somma per potersi svincolare dalla realizzazione del collegamento stradale. Rimarrebbero così in mano alla giunta regionale 70 milioni “liberi” da poter utilizzare in altre spese, come nella manutenzione straordinaria delle strade dissestate dalle violente piogge del novembre scorso. Problema da risolvere certamente, ma non con i fondi strutturali.
Se ciò fosse vero, come temo, saremmo di fronte ad una nuova prova di incapacità della sinistra di programmare il futuro del nostro territorio. Con i fondi strutturali si progetta il domani, ed il Biellese di questo ha bisogno, non si possono usare quelle somme solo per conservare quello che si ha. Per questo si deve avere la capacità di trovare altre fonti di finanziamento, come l’ottenimento dello stato di calamità, richiesta inspiegabilmente ferma da oltre 15 giorni presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ma che a oggi non ha ancora trovato risposta. Probabilmente Renzi sta aspettando un tweet da Chiamparino….
La strada a rischio è il proseguimento della superstrada biellese da dove attualmente termina, in località Rolino a Masserano, a Ghemme dove dovrebbe collegarsi all’autostrada Voltri-Sempione.