Simonetti: Lega Nord è nata per correre da sola • Roberto Simonetti

Simonetti: Lega Nord è nata per correre da sola

Inserita lunedì, 1 Luglio 2013 | da: roberto simonetti
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“La Lega Nord è nata per correre da sola, devono convincerci a fare diversamente”.  Tratto da NewsBiella.it

Detto così potrebbe sembrare un avvertimento, in realtà è una semplice constatazione, pronunciata da Roberto Simonetti in tutta tranquillità. Così come l’esponente del Carroccio è pacato nel notare come. “Il Pdl ha già individuato il suo candidato ideale, l’attuale sindaco Gentile, che è appunto il candidato del Pdl o forse dovrei dire di  Forza Italia. Con noi non ne hanno ancora discusso”.

E quando verrà il momento, ci par di capire che entrerà nella partita anche l’appoggio al sindaco di Cossato Claudio Corradino, anche dopo la diaspora interna che tanto ha fatto arrabbiare Leardi, coordinatore locale del Partito della Libertà. “L’operazione portata avanti da Corradino – spiega invece Simonetti – è stata una mossa intelligente, che tiene conto del fatto che a Cossato non ci sarà più il doppio turno ne le liste collegate”.

Leardi non ha però apprezzato la scelta di puntare su di una lista civica. “Ma alla fine l’appoggio del Pdl credo ci sarà, così come quello della Lega Nord a Biella”.

Dove però anche lei potrebbe anche candidarsi sindaco. “Correre da soli può essere premiante, però non si arriva a governare. Queste decisioni poi le si prendono a livello regionale”.

A complicare le cose potrebbe influire il non cristallino rapporto con il sindaco Dino Gentile, almeno da quando ha deciso di togliere il mandato all’assessore Moscarola. “In alcuni passaggi è stati un po’ troppo autoritario. La scelta di ridurre il numero degli assessori poteva essere condivisibile, il venirlo a sapere in contemporanea con la conferenza stampa non è stato bello”.

Roberto Simonetti, ex parlamentare, ex presidente della Provincia, resta il nome forte del Carroccio nel Biellese, anche se da un po’ è sparito dai radar, almeno da quelli mediatici. In realtà continua a lavorare (anche se ha ripreso la sua attività di libero professionista) soprattutto per Lega Nord, un giorno la settimana è impegnato a Milano a rivedere i conti del partito e un paio di giorni li passa a Roma, collaborando con il gruppo parlamentare in quelle che sono le sue aree di competenza: i bilanci e le infrastrutture.

I rovesci elettorali non l’hanno cambiato molto, resta un fedelissimo, senza tentennamenti, spiega con dovizia di particolari il lavoro costante fatto dalla Lega ma non ne nasconde le passate mancanze. “L’aver fatto una campagna elettorale meno aggressiva che in passato, puntando molto sulla Lombardia, è stato uno sbaglio”.

Ciò ha portato, anche a Biella, a perdere molti consensi, in buona parte drenati dal Movimento 5 Stelle. “Che rispetto a noi non è proprio la stessa cosa, ma possono essere fatti dei parallelismi. La Lega ha una prospettiva futura precisa, l’indipendenza della Padania, la rivisitazione dello stato centrale. Grillo ha risolto con il tutti a casa e il V Day. Si è impadronito in esclusiva della lotta anti casta approfittando del fatto che la Lega si è forse troppo istituzionalizzata”.

A livello locale quello che più le rimproverano è di essersi dimesso da Presidente della Provincia,   lasciando come molti hanno voluto far notare “il Biellese senza una cabina di regia”.

“Tra quelli che lo dicono c’è chi fa pare della Camera di Commercio e quindi dovrebbe starci in cabina di regia, se non è così meglio che certe entità si sciolgano. In realtà la situazione in Provincia era e resta disperata, con i tagli ai fondi pubblici è impossibile gestire tutto. Però se è il commissario a dire ai sindaci che non verrà spalata la neve o che devono pagarsi il riscaldamento delle scuole, non succede nulla, se l’avessi fatto io avrebbero chiesto le dimissioni immediate. Per il resto è sempre colpa di chi non c’è. Bisogna tener conto che quando ho preso quella decisione la situazione era molto diversa”.

Tornando alla questione Lega Nord, anche Biella è spaccata tra bossiani e maroniani?

“In Piemonte quel problema non esiste, ci sono invece questioni locali in Lombardia e soprattutto Veneto. Poi come militante ho il cuore spezzato e sono arrabbiato, dato che sui giornali finiamo soltanto per le dichiarazioni di Bossi”.

Anche a Biella la Lega Nord da un po’ si vede poco.

“Coi banchetti, che erano una nostra caratteristica, abbiamo già ripreso, raccogliendo le firme contro lo ius soli, della festa provinciale ne stiamo parlando in questi giorni. Ma soprattutto stiamo preparando le amministrative nei comuni, di Cossato abbiamo già detto, a Mongrando Fussotto non può ricandidarsi e va costruita una lista nuova, e poi saremo presenti ad Andorno, Cavaglià, Vigliano, Pralungo, Vallemosso. Certo non con liste della Lega Nord ma con i nostri militanti ben inseriti”.


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