Alla Camera il Governo, con Pd, Forza Italia, Sel, Ncd e Scelta Civica si appresta a regalare 8 euro al giorno ai carcerati ed ad ampliare le uscite dal carcere dei detenuti, approvando il decreto “Disposizioni urgenti in materia di rimedi risarcitori in favore dei detenuti”. Già il titolo del decreto, vede colmato il lassismo dello Stato attraverso un risarcimento non di chi subisce il reato, non per Abele, ma viene risarcito addirittura Caino.
Il Governo non persegue la realizzazione di accordi bilaterali con tutti quei Paesi che purtroppo ci forniscono una serie infinita di situazioni di illegalità. Noi andiamo ad importare illegalità e addirittura la paghiamo. Esportiamo giovani, esportiamo intelligenza, esportiamo cultura ed importiamo illegalità a pagamento: 8 euro al giorno per 240 euro mensili. Perché se è vero, com’è vero, che il 38 per cento della popolazione carceraria è straniera, è chiaro che l’urgenza sia non fare un decreto per dare 8 euro ai delinquenti, ma sottoscrivere accordi bilaterali con il Marocco, che ci fornisce 4.800 detenuti, con la Romania, che ce ne fornisce 2.700, con l’Albania, che ce ne fornisce 2.400, arrivando così alla soglia del 40 per cento sul totale.
Politiche che sono uno schiaffo soprattutto non solo alle persone oneste, che comunque sono quelle che pagano le tasse dalle quali poi si traggono gli 8 euro al giorno da dare ai delinquenti, ma soprattutto a tutte quelle persone che compongono le forze dell’ordine, le quali si trovano incolpevolmente disarmate di fronte alla realtà con la quale il Governo le porta a lavorare. Forze dell’ordine alle quali sono stati tagliati – notizie giornalistiche di questi giorni – 1,5 miliardi attraverso il blocco del turn over, almeno per il 55 per cento, che porterà ad avere in pochissimo tempo almeno 80 mila effettivi in meno. Avremo certamente centinaia di migliaia di immigrati in più, ma avremo anche almeno 80 mila forze di polizia in meno. Questo ovviamente non potrà dare sicurezza ai cittadini, questo non potrà eliminare quella criminalità diffusa, che è il tessuto nel quale si annidano tutte le organizzazioni criminali che organizzano questa immigrazione incontrollata.
Quindi, i rapinatori, scippatori, ricettatori, corrotti e corruttori, avranno la possibilità di stare a piede libero, perché gli si dà una possibilità in più di non avere una custodia cautelare. Vogliono costruire, sostanzialmente, una patente a punti a pagamento al contrario: chi più delinque, più è premiato; chi più delinque, più viene pagato. È uno Stato che premia chi delinque: «no reato no party», per far riferimento a quella pubblicità famosa. Se non vi è il reato, non vi è la festa per questo Stato e, soprattutto, per tutti questi clandestini che invadono le nostre città.
Il Governo ha, di fatto, alzato bandiera bianca con questo provvedimento, anzi, molto probabilmente abbassa anche la saracinesca dello Stato di diritto, dei valori di legalità, di sicurezza, di onestà. La storia funesta è questa:
con il primo «svuota carceri», legge Severino del 2011, si aumentano da 12 a 18 i mesi per lo sconto di pena; il secondo «svuota carceri» arriva con decreto Cancellieri del 2013; con il terzo, il decreto-legge «diritti fondamentali per i detenuti» (si parla sempre dei diritti fondamentali per i detenuti e non si ricordano mai i diritti fondamentali dei cittadini onesti), passano da 45 a 75 giorni a semestre gli sconti di pena, in modo tale da liberare queste carceri sovraffollate, scaricando il problema sulla società, sugli enti locali, sui cittadini. Con il quarto «svuota carceri» si è eliminata la possibilità di reclusione in carcere attraverso una reclusione domiciliare, cosicché i delinquenti possono benissimo tornare a casa con tutti gli agi che questo può determinare con l’ulteriore aggravio di costi che questo determina, perché se ci sono delle persone ai domiciliari è chiaro che le forze di polizia, oltre a dover andare a cercare altri rei, deve andare a controllare che questi non evadano dai domiciliari. Si arriva a questo quinto «svuota carceri» che, oltre allo sconto di pena come tutti gli altri, aggiunge questa ciliegina amara per i cittadini onesti: il risarcimento in denaro per chi delinque.
Più carceri, più espulsioni, accordi bilaterali sono lo Stato di diritto. Gli svuotacarceri sono il seme dell’illegalità diffusa.
On. Roberto Simonetti
Lega Nord Padania