Il decreto sulla cosiddetta “spending review” (in italiano “revisione della spesa”) è l’ennesima bufala del Governo Monti – PD – PDL che continua imperterrito a colpire il nord, le famiglie del nord, le imprese del nord e le istituzioni locali del nord.
Difatti il maxiemendamento al Senato e’ praticamente da considerarsi come una serie di tagli lineari che neanche Tremonti si sarebbe sognato di fare, tanto che non si è in presenza di un vero taglio di spesa, ma solo di una riduzione sul previsto aumento di spesa, quindi in pratica si cerca esclusivamente di spendere un po’ di meno. E’ un provvedimento contro le imprese perché non c’e’ nemmeno un euro a favore dell’economia reale, mentre sono stati stanziati 500 milioni per l’emergenza Nord Africa e ulteriori 30 milioni per Roma Capitale, da considerarsi nient’altro che un pozzo senza fondo. Inoltre le aziende che non ricevono i soldi dalla pubblica amministrazione a decreto approvato non li riceveranno neanche più dall’Agenzia delle Entrate per i loro rimborsi. Infatti il Governo PD-PDL, per la copertura delle somme destinate agli enti locali, pesca soldi senza pietà proprio nel fondo costituito per i rimborsi fiscali alle aziende. Come se non bastasse gli 800 milioni ai Comuni vengono dati con l’opposto del criterio del merito: chi piu’ spreca più ottiene. Così ad esempio la Sicilia, sull’orlo del fallimento, prende 171 milioni, la Lombardia 83, il Veneto 29 e il Piemonte 47.
Un Governo contro con gli enti locali del Nord dicevo. Infatti per le Province nel solo anno 2012 vi saranno tagli complessivi per 1,4 miliardi di euro che per Biella significano circa 5 milioni in meno. Somma questa che porta l’ente provincia al blocco totale degli impegni di spesa, o al possibile dissesto finanziario dovuto a minori entrate e non a faraoniche uscite. Spiace che gli emendamenti di Lega Nord sostitutivi di entrate per lo Stato di pari importo dei tagli agli enti locali non sia stato accolto dal Governo e dal Relatore Sen. Gilberto Pichetto, biellese, che ben conosce i problemi del territorio, ma che invece ha preferito seguire le richieste del Governo che creano grossissimi problemi economici ai nostri enti locali.